Affrontare con serenità la prima separazione…
L’inserimento al nido è un momento complesso e non privo di difficoltà. In generale è la prima occasione in cui la coppia madre bambino si separa ed è un evento che non sempre è facile vivere senza ansie e paure. E’ assolutamente normale, come mamme, ed in generale come genitori, avere delle preoccupazioni ed il bisogno di confrontarsi su questo argomento.
L’equipe educativa farà in modo di fornirvi tutte le informazioni per voi necessarie. E’ naturale, nonostante questo, avere ancora interrogativi e bisogno di chiarificazioni. Un atteggiamento più sereno si puo’ raggiungere anche dando spazio ai propri timori per verificarne la fondatezza o meno.
- Alcune fra le fantasie più frequenti nel genitore che porta i bambini al nido sono quelle di “abbandono” con i conseguenti sensi di colpa e il timore che il bambino viva una separazione traumatica.
L’inserimento o ambientamento, è pensato in modo da non creare una separazione traumatica, proprio per questo si chiede ai genitori una ampia disponibilità di tempo ed una certa flessibilità.
A fronte di numerosi studi non emerge nessuna evidenza che possa far ritenere negativa l’esperienza del nido a parità di un contesto famigliare “nella norma”. Al contrario in famiglie “disfunzionali” un inserimento in un contesto con altre figure di riferimento puo’ essere positivo.
- Puo’ accadere che la mamma, soprattutto quando il bimbo è molto piccolo, abbia la fantasia di essere “spodestata” da un’altra mamma più competente, l’educatrice, e viva di conseguenza, l’inserimento al nido con sentimenti ambivalenti. Ricordate che non solo il vostro bimbo, ma anche voi, con l’inserimento fate il vostro ingresso in un mondo di relazioni e socialità.
Iniziate a relazionarvi con le educatrici e con la loro competenza educativa ed anche con le altre mamme; in parallelo il bimbo si relazionerà con altri bimbi più o meno della stessa età. Inserirsi in queste nuove relazioni non vi toglie il ruolo fondamentale di cura e amore che avete con il vostro bimbo ma vi permette di fare un’esperienza arricchente in cui confrontarvi con persone professionalmente in grado di aiutarvi a superare dubbi e fatiche. E’ essenziale che abbiate fiducia nelle educatrici e vi sentiate autorizzate a chiedere spiegazioni o a condividere dubbi e perplessità nel caso il loro operato non vi fosse chiaro.
- E’ fondamentale garantire a vostro figlio la possibilità di un inserimento graduale e flessibile che possa andare incontro al suo ritmo personale di ambientamento.
- Talvolta i genitori possono vivere sentimenti di inadeguatezza e sentirsi giudicati poiché il loro bimbo ha più difficoltà ad inserirsi. Non tutti i bambini sono uguali ed hanno gli stessi tempi di adattamento alle nuove situazioni. E’ inutile fare paragoni con bambini che si ambientano in minor tempo o con più facilità. Ci sono molti casi in cui bambini apparentemente inseriti fanno la “crisi di ambientamento” più avanti, dopo qualche mese di frequentazione del nido o in momenti in cui altri non hanno difficoltà (ad esempio la nanna).
- L’ambiente nido è pensato per offrire un luogo a “misura di bambino” che offra la possibilità di esperienze umane e di gioco mirate per lui. Fondamentale è per il genitore poter vivere l’ambiente nido come un luogo aperto e non giudicante. Se tu sei serena anche il tuo bambino percepirà il tuo stato d’animo e farà l’esperienza del nido con serenità, se invece percepisce che hai paura e sei insicura la sua ansia di separazione aumenterà.
- L’inserimento al nido corrisponde ad un primo passo nel mondo sociale. Ogni bimbo ha il suo modo di vivere questa prima esperienza. Se le maestre sono brave troveranno il modo di creare per lui un luogo di interesse e di relazioni positive. E’ importante che il genitore comunichi al proprio figlio, sia a casa che a scuola, un’attitudine positiva verso l’esperienza dell’asilo: non ci si separa per restare soli ma per incontrare nuovi giochi e persone interessanti.
- E’ importante che il genitore costruisca una narrazione per il bimbo sul nido come un luogo importante e bello dove fare giochi con maestre e altri bimbi, rassicurandolo sulla bontà dell’esperienza che sta per vivere. E’ importante fare questo anche quando il bambino ancora non parla poiché anche per voi, mamme e papà, si crei una narrazione dell’evento. Più voi ne sarete consapevoli e convinti più il bambino vivrà l’esperienza con serenità. Quando il bimbo è più grande ripetetegli spesso che spesso che LA MAMMA TORNA SEMPRE A PRENDERLO, cercando di dare un’unità di misura del tempo che il bimbo possa comprendere in relazione alla sua esperienza. Si puo’ dire ad esempio: “Vado a comprare il pane o a prendere il caffè”. I vostri bimbi non hanno ancora il senso del tempo e quindi hanno bisogno di unità di misura per loro comprensibili. Quando il bimbo sarà inserito si puo’ anche dire semplicemente la verità “ vado a lavorare e poi, quando esco, torno a prenderti”.
- Nel periodo di inserimento al nido è importante non stravolgere le abitudini del bimbo e non inserire nella sua vita delle novità che potrebbero metterlo in ansia (togliere il ciuccio, il pannolino, cambiare letto); la novità dell’asilo è già di per sé un momento stressante.
- A seconda delle età i bimbi e i genitori vivono la separazione con modalità e difficoltà diverse. I bimbi molto piccoli, i lattanti, hanno ancora un rapporto fortemente simbiotico con la mamma; possono quindi emergere ansie di separazione e sensi di colpa soprattutto nel genitore. Il bimbo ha meno consapevolezza di quello che accade ed è fondamentali in questa età una vicinanza ed un’attenzione molto fisica dell’educatrice.
- Un’età particolarmente delicata è quella intorno all’anno e mezzo quando i bimbi gattonano e fanno le loro prime esperienze di spostamento autonomo nonché i primi tentativi di camminare. Questa fase è definita di esplorazione e di riavvicinamento, il bimbo ha curiosità per il mondo e voglia di esplorare, al contempo deve sapere che c’è una base sicura, la mamma o la figura di accudimento, a cui tornare. E’ fondamentale in questa fase comunicare fiducia al bimbo che il mondo possa essere un posto accogliente e mostrarsi sereni e accoglienti al suo ritorno.
- Nei bimbi più grandi la separazione può essere più complicata poiché ci sono maggiori risvolti psicologici per il bimbo stesso, che puo’ comprendere maggiormente la separazione e vivere con senso di abbandono la fase del distacco. Le rassicurazioni che la mamma o il papà torneranno a prenderli non sono mai troppe.
- Inventate insieme a vostro figlio un piccolo rituale per andare a scuola che gli permetta di avere con sé un oggetto per lui importante (l’oggetto transazionale) che gli ricordi casa e famiglia e lo possa rassicurare nei momenti di malinconia.
- Non solo è fondamentale la fase della separazione anche quella del ricongiungimento. Non rimanete male se, per qualche istante, quando tornate a prenderlo, il bimbo, non vi accoglie immediatamente con un sorriso di gioia; comunicategli che anche se ha trascorso dei buoni momenti all’asilo e vorrebbe ancora giocare un po’, voi siete comunque lieti di ritrovarlo felice e impegnato in qualche attività.
- Durante l’inserimento al nido è importante non cedere troppo ai capricci. Il bambino non deve avere l’impressione che puo’ “agire il capriccio” per non andare al nido (“va bene, visto che piangi oggi non vai all’asilo”) se no finirà per innescarsi un meccanismo di ricatto nei confronti del genitore.
- Il PIANTO del vostro bambino è sicuramente un evento molto stressante per voi. Soprattutto nei bimbi che ancora non parlano il pianto è l’unica modalità di comunicazione, può avere quindi differenti significati. Non sempre un bimbo che piange è disperato ma puo’ semplicemente avere bisogno di attenzione o essere arrabbiato o scaricare così lo stress di una situazione che non comprende. Il pianto non equivale quindi alla disperazione. La vostra presenza al nido durante i primi giorni di inserimento è fondamentale poiché le educatrici possano valutare se il disagio del vostro bimbo è tollerabile in vostra assenza o è importante che voi vi facciate vedere per alleviare l’ansia del bambino.
- E’ molto probabile che nei giorni dell’inserimento il bimbo si possa ammalare. Non bisogna spaventarsi, è naturale poiché entrando in una comunità verrà a contatto con molti agenti patogeni. Può capitare che il bimbo resti allora a casa per qualche giorno e che la mamma abbia l’impressione di dovere ri-iniziare tutto da capo. Non è così, di fatto una prima esperienza è stata fatta e non si ricomincia mai da capo.