CONTRIBUTI DI PSICOLOGIA ANALITICA

Psicologia analitica
LA PSICOLOGIA ANALITICA

La psicologia analitica nasce dall’opera di Carl Gustav Jung, medico e psichiatra svizzero allievo di Freud. Ben presto Jung si discosta dalle teorie freudiane perchè non concorda sull’idea che la libido sia un’energia esclusivamente sessuale.

L’INCONSCIO

Jung postula l’esistenza di un inconscio personale e di un inconscio collettivo. Il primo è legato all’individuo e rappresenta tutto ciò che non è consapevole per l’Io, il secondo caratterizza un popolo o un gruppo ed è condivso da tutte le persone che fanno parte di una stessa realtà culturale e storica.

LA MALATTIA

La malattia psichica è data, secondo Jung da un disequilibrio fra le proprie componenti psichiche e dalla difficoltà a comprendere ed integrare parti di sè non coscienti. Secondo Jung la via elettiva per accedere all’inconscio personale è quella del sogno. Il sogno è una rappresentazione simbolica della realtà interna del sognatore e fornisce elementi per comprendere la sua vita emotiva, i reali bisogni e le dimensioni che sono trascurate dalla vita cosciente.

LA PSICOTERAPIA

La psicoterapia analitica è una terapia del profondo che mette il paziente in condizioni di entrare in contatto con il proprio inconscio. Ogni problematiche psicologica nasce dalla difficoltà di essere in contatto con se stessi e compredere in profondità il proprio mondo emotivo. Ansia, depressione, attacchi di panico, alcune sintomatologie ossessive sono segnali di disagio che possono essere compresi e risolti con un lavoro psicologico su di sè.

Il lavoro analitico comprende, oltre all’analisi dei sogni e alla terapia verbale, l’uso del disegno e/o di tecniche immaginative e di rilassamento.

I COMPLESSI

Jung parla dei complessi quali realtà psichiche attorno alle quali si raggruppano immagini, fantasie e materiali emotivi che determinano i contenuti della nostra psiche. l’Io è per Jung uno dei complessi fra gli altri. Altri complessi fondamentali nella psiche degli individui sono il complesso materno e quello paterno che danno significato alle nostre esperienze in relazione al padre e alla madre. Tali complessi non si formano solo in relazione alle esperienze reali dei propri genitori ma anche a partire dal mondo immaginativo e alle fantasie dell’individuo.

Nel corso di una psicoterapia spesso si “costellano” alcuni complessi che sono problematici per il paziente e che trovano, attraverso l’esperienza analitica, un nuovo assestamento all’interno della psiche.