SING STREET, CRESCERE A RITMO DI MUSICA

Odasso psicologa Torino

ACCETTARE I CAMBIAMENTI PER DIVENTARE PIU’ FORTI E RESILIENTI

Sing Street” è un film emozionante sull’adolescenza e sui sogni della vita. Parla però anche di bullismo, di resilienza e di come crescere.

Conor è un ragazzino costretto a cambiare scuola a causa dei problemi economici della famiglia. Si trova improvvisamente catapultato in un ambiente ostile in cui è il “diverso”, deriso e ridicolizzato. Nella nuova scuola incontra un bullo che lo prende di mira e  gli fa capire che la vita per lui non sarà affatto semplice. Incontra anche un adulto, il preside, che cerca di piegare la sua intelligenza e la sua sana ricerca di un’identità, facendosi scudo di un rigido moralismo di facciata che nasconde, in realtà, un sadico abuso di potere.

Come in ogni storia che si rispetti ci sono i nemici ma ci sono anche le cose per cui vale la pena lottare: una passione, la musica, ed una ragazza, Raphina, che sarà il motore per la trasformazione del protagonista.

Il film è un affresco ispirato e divertente dell’Irlanda dei primi anni ’80, che ha per colonna sonora la musica inglese di quel periodo.

Il protagonista vive un momento di disorientamento legato alla sua adolescenza e anche alla separazione dei genitori; nella sua vita c’è però una grande risorsa, il fratello più grande, che gli fa conoscere la “musica giusta” e guida i suoi tentativi di rivoluzionare la sua immagine di bambino.

La musica è la grande protagonista del film, in particolare la musica dell’inizio degli anni ’80 piena di energia e di innovazione. Attraverso i diversi generi il ragazzo procede nel suo percorso di crescita e di ricerca di una nuova identità. Tanto più Conor diviene consapevole di se stesso e del proprio valore tanto più diviene in grado di fronteggiare il bullo della scuola, che altri non è che un ragazzo problematico ed arrabbiato per la mancanza di attenzioni e di opportunità nella propria vita.

Conor trova in Raphina, bella e irraggiungibile, la musa di molte canzoni e grazie al sentimento che prova nei suoi confronti impara a dare forma ai suoi sogni e alla sua creatività. La ragazza  rappresenta una figura d’Anima, direbbe Jung, in cui il protagonista proietta la sua creatività. L’Anima è infatti la controparte femminile inconscia presente negli uomini. L’Anima rappresenta per l’uomo la figura di mediazione con il proprio inconscio e con il mondo dell’emotività; soprattutto nell’adolescenza l’Anima è idealizzata.

Raphina diviene una sorta di musa ispiratrice, bella ed irraggiungibile, che permette al protagonista di trovare una direzione in cui investire le sue energie. Alla fine della storia  la ragazza non sarà più vista come una donna irraggiungibile ma diventerà reale, con i suoi limiti ed i suoi sogni. Anche questo passaggio è fondamentale, un’eccessiva idealizzazione non avrebbe permesso al protagonista di rapportarsi con il reale.

In ogni vita e in ogni età ci sono eventi traumatici e risorse da mettere in campo per affrontarli. Il concetto di resilienza ha appunto a che fare con questo. E’ resiliente colui che nonostante le difficoltà trova la forza di farvi fronte e di andare avanti.

La resilienza è la capacità di auto-ripararsi dopo un danno, di far fronte, resistere, ma anche costruire e riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili che fanno pensare a un esito negativo.

Nel periodo dell’adolescenza la personalità adulta non è ancora formata è quindi più difficile essere resilienti se non si hanno punti di riferimento. 

Conor vive un momento difficile: il cambio di scuola e la separazione dei genitori lo rendono fragile e facilmente trasformabile in una vittima. Ma è capace, grazie soprattutto al fondamentale aiuto del fratello maggiore, di trovare in sé le risorse per farvi fronte e traghettarsi dall’infanzia all’adolescenza.

Elementi essenziali di questo cambiamento sono la passione e la voglia di trasformarsi. Il protagonista del film accetta di lasciare la sua identità di bambino e di crescere.

In molte situazioni difficili, anche nella vita adulta, spesso si rimane bloccati perché ci si rifiuta di trasformarsi, di lasciare il passato e di mettersi alla ricerca di un nuovo equilibrio nel presente. Si è in questi casi in conflitto con diverse parti di sé.

Solo quando si accetta che alcune situazioni sono mutate, al di là della nostra volontà, e si sceglie di cambiare, solo allora, si può affrontare la nuova realtà ed riuscire ad andare avanti.