Jung fu uno dei primi autori ad occuparsi della specificità della psiche femminile.
IL CONCETTO DI ANIMA/US E PERSONA
Secondo tale autore si definisce con il termine Anima l’atteggiamento che l’individuo ha in relazione al suo mondo interno, cioè con l’inconscio. Tale istanza è contrapposta e complementare alla Persona, che designa invece il rapporto con l’esterno, e prende connotazioni specifiche in relazione al sesso della persona.
Nell’uomo si parla di Anima mentre nella donna si parla di Animus. L’Animus rappresenta dunque nella donna la controparte inconscia maschile che è complementare alla sua coscienza femminile; mentre la coscienza maschile viene identificata con il sole, quella femminile viene rappresentata con l’immagine della Luna.
Scrive Jung: “la coscienza femminile ha, in un certo senso, un carattere più lunare che solare. La sua “luce” è il più tenue lucore lunare, che tende piuttosto a collegare che non a discriminare… […] Ho tentato in altra sede di caratterizzare la coscienza maschile con il concetto di Logos e quella femminile con quello di Eros. Ho inteso con Logos la facoltà di discriminare, giudicare e riconoscere, e con Eros la capacità di “porre in relazione”.
L’EROS E IL SENTIMENTO NELLA DONNA
La donna sarebbe caratterizzata dall’Eros inteso come capacità di tenere dentro di sé in modo conciliante gli opposti, al di là della razionalità, il Logos, più specificamente maschile. La donna risulterebbe essere caratterizzata quindi dal sentimento come sua dimensione prevalente.
Il compito dell’uomo, dopo la prima metà della vita sè quello di entrare in contatto con la propria Anima differenziando la funzione del sentimento; compito della donna è invece quello di sviluppare il suo Logos, cioè la sua possibilità di agire nel mondo e di essere razionale.
Si delinea, nel contributo di Jung, una prima interessante distinzione fra le caratteristiche della coscienza femminile e di quella maschile, che verrà ripresa da Autori successivi (Neumannn, Emma Jung, Di Lorenzo) e che sembra identificare la coscienza femminile con caratteristiche precise, contrapposte e complementari a quelle dell’uomo. La psiche femminile si caratterizza per l’ Eros, la capacità cioè di sentre e mettere in relazione.
L’Animus rappresenta per la psiche femminile la possibilità di sviluppare il Logos, la razionalità e la mente, ambiti tradizionalmente considerati a lei estranei secondo la lettura di Jung e di Autori successivi.
Marie Louis Von Franz, discepola di Jung, ampliò e arricchì il tema dell’Animus in numerose opere. Suo merito fu quello di evidenziare le caratteristiche positive legate alla figura dell’Animus nella donna. Anche per tale Autrice l’attitudine cosciente per l’uomo è quella della razionalità mentre per la donna è quella del sentimento. Per l’uomo esiste una parte inconscia femminile che rappresenta una funzione di legame ed incontro con la propria realtà interna. Nella donna tale immagine interna rappresenta, invece, la possibilità di essere razionale, attiva e di operare con il reale, caratteristiche che vengono attribuite tipologicamente all’uomo e che risultano quindi essere, in questa prospettiva, possibilità inconsce per la donna.
LA BISESSUALITA’ PSICHICA
Con questa lettura della psiche Jung aprì al concetto di bisessualità psichica. Pur essendo una lettura molto moderna ed innovativa quella teroizzata Jung è, inevitabilmente, legata agli stereotipi e alle caratteristiche della donna dei primi anni del ‘900, che oggi non risultano essere più così attuali. A partire dal suo pensiero molte autrici e autori dell’epoca contemporanea hanno scritto sul tema delle caratteristiche del pensiero e della psiche femminile ricercandone la specificità.