UN BACIO, l’adolescenza e la sua fragilità

Psicologa, psicoterapeuta Torino, adolescenza
IL FILM
Un bacio di Ivan Cotroneo è un film sull’ adolescenza e sull’ amicizia.
Il film racconta tre giovani vite, complicate così come ce ne possono essere tante: tre ragazzi sensibili ed intelligenti che trovano forza l’uno nell’ altro, per fronteggiare un mondo che appare ed è ostile.
Cotroneo tocca, con sensibilità ed intelligenza, temi molto attuali: il bullismo, l’omofobia, la violenza.
Tutti, ragazzi ed adulti, vengono descritti con sapienza ed attenzione alle sfumature e alle complicazioni della vita.

LA DIVERSITA’ e L’ESCLUSIONE DAL GRUPPO
Blu, Lorenzo e Antonio sono tre ragazzi fragili ed isolati in una qualunque piccola cittadina di provincia. Ognuno di loro affronta, a suo modo, un dolore, una diversità che provoca derisione ed esclusione dal gruppo. Ognuno di loro, a suo modo, utilizza delle strategie per sopravvivere ad un contesto giudicante e privo di punti di riferimento.
Blu si racconta di essere trasgressiva mentre in realtà ha subito una violenza che non sa riconoscere; Lorenzo si protegge con la fantasia, immaginando scenari irreali dove invece ci sono derisione ed isolamento. Infine Antonio è vittima di un evento traumatico che ha sconvolto se stesso e la sua famiglia e si difende nel modo più drammatico perché una parte di sé molto fragile lo porta ad allucinare la realtà.
Questi avvenimenti li portano ed essere “esclusi dal gruppo”, cioè incapaci di omologarsi.
LA FORZA DEL RICONOSCERSI NELL’ALTRO
I tre ragazzi trovano nell’ amicizia l’antidoto al loro malessere e riescono, per un periodo, ad essere “felici nonostante tutto”, così come puo’ accadere in certi momenti della vita come l’adolescenza, in cui al disorientamento si accosta la scoperta di  nuove possibilità.
L’adolescenza è passaggio di vita delicato per tutti, ma comporta maggiore pericolo per chi è più sensibile ed è esposto a traumi.
Il film racconta che si può trovare forza cercando occhi simili in cui rispecchiarsi; che alcuni incontri divengono occasioni fondamentali per rafforzarsi e crescere, che chi è diverso, o si sente diverso, può salvarsi cercando altri diversi come lui.
Blu Lorenzo ed Antonio scoprono che la musica, l’ironia e la solidarietà sono armi vincenti contro l’ignoranza, l’arroganza e la stupidità che li circondano.  In un mondo che vorrebbe tutti omologati e privi di complicazioni scelgono di essere unici e complicati, di trovare forza nella loro diversità.
ESSERE BUONI GENITORI
Un bacio racconta della difficoltà di essere buoni genitori anche quando lo si fa con attenzione ed amore. Gli adulti sembrano spesso non rendersi conto delle difficoltà affrontate dai figli poichè fa loro male, riconoscere ed accettare la propria impotenza.
Talvolta è proprio dalla sofferenza dei genitori che i ragazzi assorbono una parte del proprio malessere; è necessario quindi, da adulti, poter rendersi conto del proprio dolore,  per far fronte anche a quello dei propri figli.
Essere un punto di riferimento per loro non significa non avere problemi ma essere consapevoli dei propri limiti e poter chiedere aiuto quando ci si trova in difficoltà.
L’OMOLOGAZIONE E LA PAURA DEL DIVERSO
Il film racconta i pregiudizi di una società che ci vorrebbe tutti “moderni” ma che poi ancora si scontra con millenari tabù (la paura dell’omosessualità, il giudizio morale maschilista sulla libertà sessuale delle ragazze) e che induce i ragazzi a dividersi in perdenti e vincenti, senza dare alternative o sfumature.
La violenza viene scambiata per libertà sessuale, la differenza per provocazione, la fragilità per stupidità.
Il film parla anche, di follia, di una follia in nuce, e di come essa spesso non venga riconosciuta e accolta se non quando accade l’inevitabile. L’adolescenza è infatti una della fasi in cui si puo’ sviluppare una patologia psichiatrica, proprio per questo è necessario avere una particolare attenzione per la prevenzione al disagio psichico in questo periodo.
LA VOCE INTERIORE
Un bacio è un film che pur trattando temi attuali e dolorosi mantiene uno sguardo limpido e aperto sull’ orizzonte della vita. La salvezza può derivare anche dalla scrittura, dal seguire cioè il proprio talento e con esso la propria voce interiore. Sarà infatti Blu a riannodare le trame della sua adolescenza e di quella dei due amici e a farne, attraverso la scrittura, uno spazio di pensiero e memoria.